martedì 12 novembre 2024

Ricordando Pierpaolo Fadda Sassari 9 11 2024 

 La poesia è lo sguardo di una sconosciuta che incrocia il tuo e sparisce nella folla, la poesia è un fazzoletto che ti scappa di mano mentre saluti un una nave che va verso l’orizzonte, un canto: la poesia, è una donna che non potrai mai dire è mia. Lo confesso, ho cercato la poesia tante volte ma solo dopo, molto dopo ho capito che deve essere Lei a venirti a cercare e se non viene.... tu ne hai voglia di navigare tra le parole, di scavare sulla neve bianca di un foglio, di scalare montagne di rime, di strisciare in strade sterrate, di correre nelle autostrade della lirica o di volare sopra ali che vorrebbero portarti in alto. Non viene, è altrove, dove? Chi può dirlo. No, la poesia è in un altro luogo, si nasconde timida e impacciata dietro silenzi lunghissimi, strade vuote, case vuote, letti vuoti, dietro ombre, dentro attese, delusioni, felicità. A volte spunta dove meno te l’aspetti confusa tra presenze apparenti, tra assenze che urlano, con nomi diversi che i versi non riescono a definire. A volte le parole sono chiodi conficcati in un foglio, solo un abbaglio, un lampo di luce sulla croce dei nostri giorni, come naufraghi aggrappati alla scialuppa di una penna di salvataggio, soldati raggomitolati sulla trincea in attesa di un assalto perché la poesia, la poesia è una bandiera da sventolare e portare oltre la linea nemica della nostra esistenza, guerra di cui non sappiamo fare senza e per la quale cadere in nome della nostra memoria, delle nostre divise che ci vede anime divise e che lei potrebbe riunire e tenere insieme. Perché in fondo la poesia è un comandante che ci vuole bene e ci dice di andare avanti, senza fermarsi, comunque avanti, senza rimpianti. Mpl

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