sabato 30 aprile 2011

Benint dae su mare cantende

eccosi invece a Tortoli, dentro un progetto interessante e suggestivo: i suoni e le voci che vengono dal mare e che vanno a fondersi con le parole del mio libro e le immagini di Carolina Melis. Posso aprire una piccola parentesi? E' curioso che Tortolì presenti insieme un libro di uno scrittore di Benetutti e un film sui tappeti di Nule, Sarà un caso, un segno del destino bizzarro dell'arte: chissà. Godiamoci questo momento. Suoni, colori, immagini e parole in un continuum di suggestione, di colori e sapori, profumi e sensazioni tattili. Venite a scoprirlo con noi. Tortoli, Centro di Educazione ambientale, C/o Coop pescatori: 7 maggio...18.30 portate i vostri suoni dal Vostro Mare.

6 Maggio, Fondazione Giuseppe Siotto, presentazione

allora allora, ci risiamo. il sei maggio, presso i locali della Fondazione "Giuseppe Siotto" presentazione con la presenza del prof. Aldo Accardo, illustre storico e uomo di grande cultura. I suoni degli Undas e di Ambra Pintore e la voce recitante di un attrice straordinaria, Valeria Pilia dell'ensamble degli Actores Alidos il tutto nello scenario suggestivo e stimolante di una Fondazione che da lustro alla Città: laFondazione " Giuseppe Siotto", tempio della memoria storica della Città e della nostra Sardegna nonchè palazzo di autentiche meraviglie che conserva intatto il fascino di una Storia ancora tutta da riscoprire.

venerdì 15 aprile 2011

Stasera su Radio Press

Ascolta la tua città! 88.7 e 93.5 Fm in streaming: www.radiopress.it
Stasera presentiamo il libro, ore 22.30, musica e parole e quattro chiacchiere tra amici, non mancate!

venerdì 1 aprile 2011

Ed ora?

Ed ora che lo prendo tra le mani e lo guardo, che devo credere ad una verità fatta di pagine da sfogliare, di parole da leggere e da capire ho quasi paura ad affondare gli occhi dentro la carta di cui è composto. Ma non penso a ciò che contiene. Come scritto da altre dita lo osservo e la sola cosa che riesco a pensare è all'albero che è stato abbattuto, macinato e ancora spianato e lavorato fino a trasformarlo in un lenzuolino piccolo piccolo dove stendere le parole. Quindi il primo grazie sarà per quell'albero sconosciuto, per quel tronco che respirava la mia stessa aria e che si è sacrificato sulla trincea. Grazie che è anche una richiesta intima di perdono per avere interrotto il suo crescere. chiedo perdono alle sue radici che hanno disperatamente scavato nella terra per succhiarne alimento. perdono per le foglie che si lasciavano prendere dal vento, perdono per i suoi rami tesi verso un mondo che un giorno ha rinunciato alla sua bellezza per trasformarlo in quello che adesso stringo tra le mani. No, non leggo le parole, ascolto il suo respiro e le mie dita sono lorde di linfa. Ora, nel suo corpo che agonizza posso leggere le Sue parole e ringraziare la Terra per questo suo ennesimo dono. Benvenuto libro, spero che le mie parole siano degne del tuo sacrificio. (MPL)

Amico mio Come farò a scrivere le prossime parole sapendo che non le ascolterai con le orecchie il cuore e l’anima con cui nelle mille sere...