mercoledì 23 novembre 2011

Il Premio? Ma quale Premio!!!

Il Premio
rispondo a chi mi ha scritto ponendomi una domanda inutile quanto imbarazzante: sei mai stato premiato per il tuo lavoro artistico?
Imbarazzante! No. Non ho mai ricevuto personalmente nessun premio ma le persone alle quali ho dato il mio contributo, testi ed idee sono state premiate. Però questo mi fa pensare, ad esempio, il premio Tenco dato al disco di Elena Ledda e Andrea Parodi Rosa Resolza ( scritto così prendendo un testo scritto per Elena Ledda nell'Album Maremannu e cambiato per motivi di copyright in quanto il disco Maremannu è di proprietà di un editore tedesco)per il 70 per cento l'ho scritto io (parlo dei testi a partire dal titolo). Anche le canzoni di Andrea Parodi sono state premiate e riconosciute come pietre miliari della musica world.Come solista, da Abacada a Soneanima, passando per Inghiros &C. le parole sono nate qui, dallo stesso computer dal quale scrivo queste parole) Ma Stefania mi chiedi: e a te? A me, cara Stefania il premio non interessa!!! mi basta sapere che quelle parole sono le mie, se poi il premio, inteso come coppa del nonno/a va ad altri, questo è il feroce dictat del business che chi utilizza le ie cose accetta. Quando Elena fa lo spettacolo Amargura, o Catte fa Muidas o Mamajana, o Ambra Pintore Muriga o..o...mi fermo qui, per me il lavoro è compiuto. Cantano, recitano le mie parole. Mi sembra che il premio, a volte sia un riconoscimento postumo dettato da certe linee di politica artistica che non vanno confuse con la creatività, che è dono di pochi (!)
Il premio è sapere che in molte cose che accadono c'è la tua mano, che poi queste siano ripagate da una coppetta di latta o da un assegnino non conta, io so bere alla fonte, dalle mie mani, perchè conta l'acqua, mica il bicchiere e così il sapore è pulito, puro. Comunque Stefania, ti ringrazio per avermi dato l'occasione di dire queste parole. Il premio più importante è quello che hai scritto sul mio libro e questo è il solo giudice che riconosco. Per fortuna un libro te lo leggi e te lo canti da sola. Michele Pio Ledda

mercoledì 2 novembre 2011

grazie

al mio bellissimo paese, Benetutti, che ha accolto il mio libro come uno di casa il primo Grazie.
Che non mi ha fatto sentire ospite.
Grazie alla Associazione Sant'Elena,A Mario perchè mi hanno fatto tornare senza essere mai partito. per il dolce dei dolci e la dolcezza delle parole,
Grazie al Sindaco, al Comune,
alla Pro Loco e all'Avis.
Grazie a Don Satta e a Francesca.
Grazie a tutti quelli che c'erano
Grazie a quelli che non son venuti, perchè mi danno motivi per tornare ancora.

Grazie a Mario, Daniele e Pinuccio, testimoni di un tempo che ne ha creato un altro

Grazie alla mia vecchia scuola media, al ricordo dei professori, dei compagni di banco e dei bidelli.
Grazie a questo mio piccolo libro che mi ha permesso di non dimenticare.

Amico mio Come farò a scrivere le prossime parole sapendo che non le ascolterai con le orecchie il cuore e l’anima con cui nelle mille sere...