C'era, un tempo felice, la musica per l'estate e c'erano canzoni che a settembre si chiudevano in un cassetto come gli ombrelli, le pinne, il fucile e gli occhiali. C'erano anche i libri per l'estate. Brillanti, ammiccanti, romantici e sexi, semplici da dimenticare in macchina o da scambiare con i vicini d'ombrellone.
Invece, in questo nostro tempo ristretto, la promessa di un libro da leggere in vacanza è vana come vana è la possibilità di una vacanza. Eppure, a sfogliare tra le offerte, a parte il noir che continua ad affollare le letture degli italiani, qualche titolo da portare in vacanza lo si può trovare, magari, per staccare veramente da tutto il resto delle cose.
Non voglio consigliare una lettura in particolare quanto segnalare quelli che mi hanno particolarmente colpito: tra questi Rosa Candida di Ólafsdóttir Audur Ava, 2012, Einaudi, una scrittrice islandese che nonostante la provenienza artica sfoggia una scrittura mediterranea ed una passione inaspettata. Una insolita e delicata storia di rapporti familiari dove la malinconia e l'amore si contendono la scena dentro una storia affascinante quanto essenziale. Lo consiglio come libro tisana per depurar gli occhi e l'anima, come un aspirina per imprecisabili dolori da quotidianità, come elisir per una lunga vita romantica."Rosa candida riesce a fare quello
che ogni lettore si aspetta da un libro: trasportarti in un luogo sicuro, al di
fuori del tempo, in uno stato di perfetta innocenza e felicità. Un luogo non
molto diverso, a pensarci bene, da quello che raggiunge il giovane Lobbi,
giardiniere per vocazione e genitore per caso: il roseto incantato di uno
sperduto monastero. Qui un monaco cinefilo si prenderà cura di lui, delle sue
rose e delle sue paure. Ma la cosa piú grande che imparerà il candido e
stralunato Lobbi sarà l’essere padre." Disponibile in carta e digitale è la prima scelta di questo mese.
Mese che risulta contaminato dallo Strega che quest'anno ricomincia a premiare chi osa andare oltre lo schema del romanzo e fonde mirabilmente la sindrome di Saviano con quella della letteratura, prediligendo, cosa rara, di sfidare la realtà dipingendola dal vero.Walter Siti con Resistere non serve a niente,Rizzoli 2013 racconta la vera Italia attraverso le vicende di un financial Killer, raccontate su commissione da uno scrittore. Riferimenti a personaggi reali e a situazioni conosciute ci portano dentro una realtà che molti di noi sfiorano appena ma che nasconde molte delle risposte ai danni mortali che la finanza internazionale reca ogni giorno alle economie dei paese dove svolge la sua attività che definire illegale è poca cosa. Per gli appassionati del business, per chi si crogiola nell'alfabeto dei nuovi Fenici, il libro è una bibbia apocrifa scritta dagli apostoli del capital gain. Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt'altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l’unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. C'è solo da sperare che la quota capitale della fantasia dell'autore sia superiore a quella della realtà, più che un romanzo, una vera e propria guida al denaro e ai suoi derivati.
Terzo titolo nettamente in contrasto con i precedenti ma con i quali si integra come una vitamina è la Storia delle Storie, Arkadia 2013, un saggio
racconto di Bepi Vigna, scrittore prestato al fumetto (con un subappalto cinematografico e televisivo) che racconta, stavolta senza i balloon, il cammino delle storie attraverso il tempo. Diciamo subito che dalla penna di Bepi ci si aspetta sempre qualcosa di nuovo e stimolante e che la lettura, a tratti è per addetti ai lavori. Ma questo non toglie il piacere di seguire come nel tempo l'arte del raccontare si sia evoluta fino ad arrivare ai giorni nostri anche se, legittimamente, il giovin scrittore, vorrebbe trovarvi i segreti della scrittura e la ricetta per un best seller. Forse per chi è dentro questo mondo alcuni tratti possono sembrare scontati e superflui (ad esempio manca una parte specifica sul raccontar sardo in sardo) e che le considerazioni possono sembrare scolastiche. Ma avere in un unico volume il tracciato del cuore letterario del mondo, non è cosa da poco. E poi, diciamo la verità qual'è il cuoco che spiega sul seri ogli ingredienti della sua ricetta? Quale chimico svela formula del suo prodotto. Diciamo allora che questo libro è un apripista, meglio un grimaldello per scardinare il segreto della narrazione. Contiene tutti gli ingredienti, al lettore il compito di rimettere insieme i pezzi e raccontarne una nuova.
MPL 2013