Premessa
A volte si crede che tutto ruoti intorno alla nostra vita. Pensiamo di essere noi, il Sole. Siamo convinti che le cose, i fatti e gli accadimenti siano li, pianeti e satelliti, a girare al centro di scelte del destino, prescelti, predestinati a ruoli intorno alla nostra Luce.
Quante volte abbiamo detto che una storia ci ha cercato, un amore, un dolore o una semplice giornata di sole o di pioggia sia stata preparata per noi da un designatore mistico. Diamo al nostro esistere un ruolo fondamentale al proseguire infinito dell’universo. Forse questo nasce dalla paura di non contare più di tanto nel mondo, dal terrore di appartenere a moltitudine di corpi che hanno abitato la terra e si sono dissolti nel volgere momentaneo dei secoli. Abbiamo paura che la nostra esistenza non lasci un segno. Di essere insignificanti. Per questo diamo alle cose un importanza che in fondo non hanno in quanto credo che siamo noi a mettere in moto il meccanismo, noi che cerchiamo l’amore e la sofferenza, il traguardo, la vittoria e la sconfitta: noi siamo artefici del nostro destino. Ogni nostro passo non è casuale ma scelto misurato- poco importa che sia conscio o inconsapevole. Siamo noi che decidiamo, scrivendolo con largo anticipo, quello che sarà il nostro futuro. Nulla è scritto, tutto è in attesa, sulla penna del Tempo
martedì 3 novembre 2009
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